Cofanetto con libretto di 40 pagine + la ristampa della celebre opera + L'album inedito "La libertà difficile", che segna l'inizio di un rinnovato percorso artistico del gruppo.

VITTORIO NOCENZI E IL BANCO

PRESTO IN STUDIO PER UN NUOVO PROGETTO DISCOGRAFICO

Esce in questi giorni la "Legacy edition" (Sony Music) de "Io Sono Nato Libero", imperdibile versione in cofanetto di uno degli album più conosciuti del Banco del Mutuo Soccorso e della storia del Progressive rock italiano. Terzo album della discografia del gruppo, pubblicato nel 1973 e contenente una delle composizioni più famose in assoluto, "Non mi rompete".
Così la storia del Banco continua, e questa ri-pubblicazione è un primo segnale della volontà del gruppo di andare avanti,  grazie alla determinazione e all'ispirazione compositiva di Vittorio Nocenzi,  fondatore e figura carismatica del Banco.
Andare avanti anche nel nome di chi non c'è più, innanzitutto Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese: così, a breve, il gruppo tornerà in studio per realizzare un ulteriore intero album di inediti, e all'orizzonte ci sono altri progetti importanti a cui Nocenzi sta lavorando da anni.

Il cofanetto è disponibile nella versione booklet 40 pagine+2 CD e nella versione LP+CD e libretto formato LP. Con l'opera originale rimasterizzata, (aggiungere) la Legacy edition comprende un secondo disco, dal titolo "LA LIBERTÀ DIFFICILE", un vero e proprio nuovo album del Banco con delle nuove rielaborazioni dei pezzi originali contenuti in "Io Sono Nato Libero" e materiale inedito, composto da Vittorio Nocenzi e dal figlio Michelangelo, e realizzato con la formazione attuale del Banco. A completare la pubblicazione, un interessante libro di 40 pagine, con foto, interviste, note, e un bellissimo albero genealogico che ripercorre la storia del gruppo fino ad oggi.

"Ripubblicare un’opera come questa, dopo 45 anni, ha significato affrontare molti aspetti dal punto di vista artistico e concettuale, quanto a contenuti poetici, ideali e musicali", così Vittorio Nocenzi. "Questi brani non sono più proprietà esclusiva degli autori, ma sono diventati una sorta di comproprietà collettiva, condivisa profondamente con il pubblico, al punto che ne è diventato “coautore”! Troppe persone con l’ascolto di questi testi hanno scelto, infatti, le loro scale di valori di riferimento...“Io sono nato libero” è un album concept, cioè un unico racconto, come un libro, di cui ogni singolo brano ne è un capitolo. E allora bisognava oggi riannodare i fili di questo racconto e trovare poi una ragione seria a cui ispirarsi per intervenire: il primo criterio, quindi, che ho scelto è stato quello di vedere se, fra i vari modi con cui avevamo parlato di libertà quasi mezzo secolo prima, ce ne fosse qualcuno che allora avevamo tralasciato e che oggi, invece, mi risultava necessario aggiungere. Ed è evidente a chiunque che l’idea di libertà che si ha a 21 anni, non può essere la stessa che si ha a 66: quindi, la prima cosa da ricercare era una credibilità di approccio, senza la quale qualunque lavoro avessi fatto sarebbe risultato poco credibile, e quindi non adatto al Banco. Perché una cosa, mi dicevo, ha sempre contraddistinto il nostro lavoro: la credibilità di quello che abbiamo scritto".

Nel primo disco della "Legacy Edition", le tracce rimasterizzate dell'opera: "Canto nomade per un prigioniero politico"; "Non mi rompete"; "La città sottile"; "Dopo... niente è più lo stesso"; "Traccia II".

Nel secondo, le nuove tracce: "Je Suis"; "Après rien, rien n’est plus le même"; "Bach Chromatic"; "Improvviso: un viaggio alato!"; "La libertà difficile"; e  un'intervista a Vittorio Nocenzi come guida all'ascolto dei brani originali e degli inediti.

Come in uno specchio del tempo in cui riflettersi ci si ritrova dopo più di quarant'anni a guardarsi, a riascoltare quelle idee musicali e letterarie di "Io Sono Nato Libero": così le nuove composizioni sono quello specchio, l'altra faccia di una storia che continua, di "un'idea che non puoi fermare", che cola sul tempo nuovo e lo fa proprio. "Dal punto di vista musicale, questa "Legacy edition" è stata anche la possibilità di dare alle stampe più di 30 minuti di registrazioni inedite del Banco", dice ancora Nocenzi. "L’ultima volta che è accaduto qualcosa del genere è stata nel 1993. Troppi anni di attività prevalentemente concertistica della band. Per cui oggi, posso dire a nome di tutti i musicisti del BMS, che il nostro prossimo futuro lo vediamo molto impegnato in attività di composizione e di registrazioni di nuovo materiale. Fra pochissimi mesi, appena avremo finito di realizzare i concerti attualmente in programma, entreremo di nuovo in studio per registrare un ulteriore nuovo album, al quale seguirà l’opera contemporanea “Orlando”.

"Io Sono Nato Libero - Legacy edition" segue quelle del primo album del BMS (Il Salvadanaio) e del secondo ("DARWIN!"): “Vittorio Nocenzi è sempre stato particolarmente attento e sensibile al nostro concetto di versioni Legacy dei dischi iconici", così  Paolo Maiorino, Director Catalogue and Special Projects  della Sony Music Entertainment Italy. "E nel contribuire ad arricchire i contenuti musicali riferiti ad album del Banco del passato è stato, senza ombra di dubbio, l’Artista più creativo ed in grado di prestarsi compositivamente attraverso una serie di interessantissime rivisitazioni e rielaborazioni. Questo approccio, a mio avviso, ne esalta l’incredibile talento e l’intuito artistico, proprio di chi è capace di guardare al passato con un occhio critico e costruttivo, e la volontà di sviluppare il discorso compositivo portandolo ad un nuovo traguardo che è, al tempo stesso, attuale e comunque rispettoso della storia".

"Non è una Legacy industriale", conclude Vittorio Nocenzi, "cioè contenente qualche bonus track, ma è un vero e proprio lavoro inedito del Banco, registrato con la nuova formazione, che vede il drumming di Fabio Moresco, le chitarre bellissime di Filippo Marcheggiani e Nicola Di Già, il basso potente di Marco Capozi, le voci di Vittorio Nocenzi, di Filippo Marcheggiani e Toni D’Alessio, e il debutto come compositore del brano “La libertà difficile” di Michelangelo Nocenzi, il mio figlio più piccolo, che ho scoperto essere il mio alter ego musicale naturale, perché quello che scrive mi accende in modo immediato. E’ stato un regalo inatteso, in questa nuova stagione della mia vita che mi vede più che mai determinato a far continuare la storia di questa band, il Banco. L’unico modo per far rimanere fra noi Di Giacomo e Maltese ed è anche l’unico modo per ringraziare un pubblico fantastico ed appassionato, che ci chiede con forza ed amore di far proseguire questa storia, fatta di idee, di emozione e di musica.