L’atteso nuovo album di inediti della storica band

dal 10 maggio sul mercato internazionale

L’atteso nuovo album di inediti della storica band

È uscito il 10 maggio sul mercato internazionale

“Transiberiana”, l’attesissimo album di inediti del Banco del Mutuo Soccorso è uscito sul mercato mondiale il 10 maggio 2019 per l’etichetta internazionale Inside Out Music/Sony Music Group. Anticipato dalle tracce “I ruderi del gulag” e “L’assalto dei lupi”, ha segnato il ritorno della band a 25 anni di distanza dall’ultimo album da studio, “13”, pubblicato nel 1994.

Dopo tutti questi anni e la scomparsa di due tra i componenti storici del gruppo, il Banco è tornato per ribadire il proprio ruolo storico di protagonisti della scena prog rock italiana ed internazionale.

Come se un disegno superiore accompagnasse la vita del gruppo guidato da Vittorio Nocenzi, un disegno a tinte forti, spesso con prove da superare mettendo il cuore oltre ogni ostacolo, la storia del Banco va avanti, grazie alla determinazione e all’ispirazione compositiva del suo fondatore, figura carismatica.

Il desiderio di continuare una strada che profeticamente è stata pensata come “un’idea che non puoi fermare” è stato fortificato dalla vena creativa di Nocenzi, ancora intatta, e addirittura rinvigorita dalla nuova linfa di Michelangelo Nocenzi e di Paolo Logli, e dal contributo fondamentale di una famiglia di musicisti all’apice della loro maturità e sempre più consapevoli nel ricreare attraverso il nuovo quel che pareva unico e mai più ripetibile.

Commenta Vittorio Nocenzi “Transiberiana è stato un lavoro speciale, diverso dal solito. Ero completamente concentrato sulla nuova opera contemporanea del Banco “Orlando”: quattro anni di lavoro intenso e convinto, quando mi è stato chiesto di realizzare prima dell’opera un nuovo album inedito del Banco, che potesse rispondere con chiarezza alle aspettative del nostro pubblico sulla nostra volontà di far proseguire la storia del BMS. Sul momento è stata una frustrazione grande; poi la voglia e la volontà (il cuore e la testa) hanno detto :- Ok, perché no? Se siamo forti dimostriamolo. Sfida accettata! E con una grande determinazione abbiamo iniziato a lavorare sull’album concept. Il primo obiettivo era il titolo, la storia. E quando fra varie ipotesi è nata Transiberiana, ho capito che era la storia giusta: affascinante, misteriosa, piena di simboli e potenzialità di racconto. E da questa “visione” sono usciti di fila uno all’altro gli undici brani, uno per ogni momento dello storyboard che era subito nato dopo la scelta del titolo. Il viaggio della vita!! Un bellissimo argomento da trattare e musicare, fatto di biografia, di sogni, di ideali, di realtà, di meraviglia, di stupore, di paure e timori…Poteva essere una storia piena di umanità e di magia… Spero che tutto questo siamo riusciti ad esprimerlo, perché c’è molto di vero in quello che abbiamo scritto, c’è molto di noi oggi, in questo momento di disorientamento, in cui tutto sembra difficile e avvelenato dal cinismo, dal materialismo… Sembra che per la poesia non ci sia più spazio… Invece non è così: la poesia è vita, è sentimento, è visione di un futuro diverso!!! Ed anche la musica é visione, anzi è la sorella della pittura, perché, come diceva Leonardo, è figurazione dell’invisibile!”

Le undici nuove composizioni che danno vita a “Transiberiana” sono il riflesso di tutta la carriera del Banco e di ciò che la band è al giorno d’oggi, l’altra faccia di una storia che continua e che fa proprio il tempo nuovo.

Questa la tracklist: Stelle sulla terra; L’imprevisto; La discesa dal treno; L’assalto dei lupi; Campi di Fragole; Lo sciamano; Eterna Transiberiana; I ruderi del gulag; Lasciando alle spalle; Il grande bianco; Oceano: Strade di sale.

“Transiberiana” è un viaggio autobiografico, un intero tragitto metaforico vissuto in prima persona nel corso degli anni. Un viaggio fatto di moltissimi incontri, ricco di presenze, di avventure e di incidenti. “Per la prima volta è arrivato prima il titolo, poi la musica. Ci ho riflettuto a lungo, volevo trovare un titolo che rappresentasse tutto questo, sul quale costruire il racconto della mia vita di compositore e di essere umano” commenta Nocenzi.

Tutte le composizioni portano la firma di Vittorio Nocenzi e di suo figlio Michelangelo; i testi sono scritti dallo stesso Nocenzi e da Paolo Logli. La nuova musica e i nuovi testi sono nati così, da un humus di “famiglia”, perché a parte la vicinanza con la storia del Banco di Michelangelo, pianista e batterista, per ovvie ragioni “cresciuto a pane e Banco”, anche per Paolo Logli la conoscenza del gruppo è trentennale e forse anche di più, da quel concerto a La Spezia degli anni ’70, nella città natale di Logli, e vedeva un giovane Paolo scoprirsi già fan innamorato delle storie fantastiche scritte da Di Giacomo e Nocenzi, una vicinanza emotiva che porterà Paolo ad ascoltare decine e decine di concerti della band, a diventare amico personale di Francesco e di Vittorio, ormai da decenni; un artista che già faceva parte della famiglia in modo profondo. Oltre alla sua attività di scrittore e sceneggiatore, Paolo ha anche fatto la regia per il video del Banco “Ciò che si vede è”, unico film concerto ufficiale della band romana.

“La scoperta di Michelangelo come un mio vero e proprio alter ego musicale, è stato per me qualcosa di inaspettato e al tempo stesso entusiasmante” racconta Vittorio Nocenzi “ Ascoltare le sue composizioni musicali e sentirle così vicine alla mia personale sensibilità me le faceva percepire come scritte direttamente da me stesso: ritrovarmi a scrivere a quattro mani con mio figlio, è stata la molla di questa avventura, il nuovo album del Banco, e la cosa mi ha dato una carica emotiva pazzesca. Un fatto analoga mi è accaduto con Paolo Logli: la sua cultura e sensibilità creativa, unita alla grande disponibilità umana, ha reso il lavoro sui testi un percorso così spontaneo, così vicino alla tradizione ed ai valori morali ed artistici del Banco, che mi sono ritrovato alla fine del lavoro con una naturalezza sconcertante”

Quarantasei anni intercorrono tra il “Salvadanaio” e “Transiberiana”, anni di mutamenti profondi nella società, nel costume e nel gusto. Cambiamenti percepibili nel nuovo lavoro, senza che però il Banco abbia perso la sua essenza originale, il suo approccio fuori dagli schemi, lontano dal luogo comune, d’avanguardia pur mantenendo un legame viscerale con le radici della musica.

“Siamo davvero onorati di poter lavorare con una delle più importanti e leggendarie prog band italiane. Dopo i fasti del passato, sono certo che con questo nuovo album contribuiremo ad un rinnovato successo della band” cosi Thomas Waber, Presidente Inside Out Music, e Paolo Maiorino, General Manager Strategic Marketing & Catalogo di Sony Music Italia, aggiunge “L’idea di questo percorso artistico nacque nel 2012 con Francesco e Vittorio. Cominciammo col riposizionare il Banco ai livelli di eccellenza che gli spettavano lavorando insieme a progetti discografici come 40 Anni che era una versione celebrativa ed arricchita del Salvadanaio, il primo storico album del gruppo. Era il 2012 appunto e poi ripercorrendo cronologicamente la sequenza pubblicammo una versione nuova di Darwin, uscita un anno più tardi. Era un lavoro certosino di riproposizione ma anche di riscoperta sia per chi c’era ai tempi in cui quei primi due album vennero pubblicati, sia per tantissimi nuovi appassionati di Prog che erano curiosi di saperne di più. È stata un’esperienza formativa, oltre che emotiva molto intensa, collaborare a questi due fantastici progetti. Poi la vita come spesso purtroppo accade ti mette di fronte a perdite dolorose, ferite profonde nel cuore e nell’anima che ti fanno sprofondare nell’oblio del dolore e del senso di mancanza per qualcuno che hai amato, col quale hai condiviso un percorso di vita e di lavoro e che improvvisamente viene meno. Francesco prima, Rodolfo un anno dopo. Due amici e due grandissimi artisti. Abbiamo barcollato tutti, fatto fatica ad accettare una realtà profondamente ingiusta ma poi ha prevalso la determinazione di continuare quella strada intrapresa con loro ancora con noi. E fu questo lo spirito che ci portò due anni fa a ripubblicare una versione nuova ed arricchita di ‘Io sono nato libero’, terzo album del Banco originariamente edito nel 1973. Ed è stato quello il momento in cui ci siamo ritrovati, ed è li che in fondo è nata ‘Transiberiana’. Dalla volontà ferrea di Vittorio di non lasciarsi sopraffare dallo sconforto e dedicarsi completamente ad un nuovo progetto musicale che in qualche modo portasse avanti il percorso del Banco del Mutuo Soccorso nel rispetto e nel ricordo di chi non c’è più e, consentitemelo, citando il titolo di un album dal vivo che pubblicammo nel 2014, all’indomani della scomparsa di Francesco Di Giacomo, perché questa è un’idea che non puoi fermare”

Transiberiana” è disponibile su CD MEDIABOOK in edizione limitata con libretto di 44 pagine; GATEFOLD 2LP + CD e libretto di 8 pagine formato LP; in formato DIGITALE. Alla pubblicazione dell’album farà seguito un tour (tutte le date e gli aggiornamenti presto su  HYPERLINK "http://www.internationalmusic.it" www.internationalmusic.it). 

Il giorno stesso della sua pubblicazione, venerdì 10 maggio, Transiberiana” verrà presentato a Roma, presso La Feltrinelli, in Via Appia Nuova 427 alle ore 18.30. In questa occasione il Banco racconterà il nuovo lavoro, risponderà alle tante domande e curiosità dei fan e firmerà autografi. L’incontro sarà moderato dal giornalista Guido Bellachioma.

Il Banco del Mutuo Soccorso è Vittorio Nocenzi (pianoforte, tastiera e voce), Filippo Marcheggiani (chitarra elettrica), Nicola Di Già (chitarra ritmica), Marco Capozi (basso), Fabio Moresco (batteria) e Tony D’Alessio (lead vocal).

 

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